David, il sardo che conquista il livello più alto di Iyengar Yoga
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Ha 41 anni, una moglie e un primato importante: è il più giovane insegnante di Iyengar Yogaad aver raggiunto il livello più alto, il dodicesimo. A consegnargli il certificato di «Advanced Senior level II», che hanno una manciata di persone nel mondo e sono concentrate in India, è stata proprio Geetaji Iyengar, figlia di quel Guruji B.K.S. Iyengar che a Pune ha dato inizio a questa branca dello yoga.
Da Quartu Sant’Elena
David Meloni è sardo di Quartu Sant’Elena, a un passo da Cagliari, e ha cominciato a praticare Iyengar Yoga nel 1996, quando cercava un modo per migliorare le sue prestazioni alle gare nazionali e internazionali di karate. «Ero cintura nera secondo dan. È stato un insegnante di Cagliari che stimavo a suggerirmi di praticarlo, perché un suo conoscente ne aveva tratto gran beneficio. Cominciai da solo, con un vecchio libro, all’imbrunire, sulla spiaggia di Capitana. Poi tramite delle videocassette scoprii l’Iyengar Yoga e cercai l’indirizzo della scuola italiana, che aveva sede a Firenze. E cominciai a seguire saltuariamente i corsi».
Nel frattempo David, con un diploma di ragioniere, si iscrive a Economia e Commercio. «Più che altro per aiutare l’azienda familiare, che si occupava di allestimenti per le ambulanze. Ma capii presto che non faceva per me. Allora dirottai in Psicologia. Però non avevo più tempo di seguire i miei corsi, così raggiunsi con i miei il compromesso che avrei continuato a investire nello yoga, però avrei anche lavorato con loro».
Nel 2003 l’incontro con Iyengar
Il primo viaggio in India, dal Maestro Iyengar, lo fa nel 2003. «Rimasi lì un mese, a Pune. Per lui ero invisibile, ma ne rimasi subito affascinato. Non saltai un anno fino al 2007 e dal 2008 comincia a restare per un intero trimestre: avevo l’opportunità di applicarmi per dieci ore al giorno, tra pratica e e studio. A quel punto il maestro mi aveva notato e dal 2009 cominciò a insegnarmi direttamente: all’inizio mi parlava tramite i suoi assistenti, poi mi prese sotto la sua ala e potei anche aiutarlo».
I corsi in India e le lezioni in Italia
David, che ormai si è trasferito a Firenze dove ha aperto la sua scuola, non diserta mai i suoi viaggi annuali a Pune. «Quando conobbi il maestro Iyengar lui aveva 85 anni e non speravo di poter imparare così tanto e così a lungo. Ci ha lasciato nel 2014, l’ho visto l’ultima volta a giugno, lui è morto ad agosto. Ho avuto il privilegio di incontrarlo per undici anni, dopo ho continuato a seguire i corsi con i figli Geetaji e Prashantji, che non hanno bisogno di certificati che attestino la loro preparazione». Ed è stata Geetaji a consegnargli il 4 gennaio l’attestato che fa di lui l’unico non indiano autorizzato a insegnare Asana (posizioni) e Pranayama (tecniche di respiro) al livello più alto. «Prima di focalizzarmi solo sui corsi, all’estero o in Italia, facevo lezioni private, prendevo 50 euro, un prezzo ragionevole: ma ora non le faccio più. Allievi famosi? Mah, ho avuto a che fare con una serie di personaggi dell’area fiorentina che si occupano di moda. Lo scorso weekend ero a Kiev, in Ucraina, il prossimo sarò a Brno, in Repubblica Ceca».
La scelta vegana
Giornata tipo: «Sveglia alle 7, tre ore di pratica, prima dedicata al Pranayama, alla respirazione, e poi agli Asana, alle posizioni. Dopo leggo testi del settore, rivedo quelli del Maestro, e la sera mi dedico all’insegnamento nella mia scuola». Anche sua moglie Romi insegna. «Sono vegano», racconta David. «Ma su questo il Maestro non ci ha mai dato precetti: diceva che ognuno deve arrivare a maturare una scelta giusta per lui, c’è chi non diventerà mai vegetariano e va bene così». Sempre alla ricerca dell’allineamento perfetto: quello tra corpo e spirito.