Nella splendida cornice dei boschi di Lastra a Signa e più precisamente nella zona di Malmantile si è svolta come primo evento Arco CSEN Toscana la 2 A edizione della gara di tiro con l’arco organizzata dalla Compagnia Arcieri di Torre Mediana d’Occidente con tema S. Valentino.
Nell’occasione è stato ricordato, con un trofeo dedicato, il loro amico fraterno e compagno d’arco Stefano detto il “Grigio” venuto a mancare prematuramente poco più di un anno fa.
Tanti gli arcieri iscritti, anche da altre federazioni, che si sono ritrovati di buon ora presso il punto di aggregazione dell campo di tiro della compagnia organizzatrice dove tutti hanno potuto gustare del buon caffe e dei dolci caserecci.
Questo è uno dei momenti significativi del modo dell’arceria ovvero il momento del ritrovo ogni arciere rincontra nel suo avversario l’amico conosciuto alla gara precedente oppure l’amico di vecchia data.
All’improvviso ti ritrovi ad essere spettatore del simpatico “balletto ” dei saluti: piroettanti abbracci, baci e vigorose strette di mano, amichevoli pacche sulle spalle tutto coronato dall’immancabile fragore delle risate di contentezza nel rincontrare l’amico/a.
Arriva il momento del breafing pre/gara dove il direttore di gara, oltre che a ricordare le norme di sicurezza da seguire lungo il percorso e informare i partecipanti su gli aspetti della gara e del terreno, assegna la piazzola di partenza ad ogni gruppo di arcieri e dopo le ultime raccomandazioni , al momento che tutti i gruppi sono arrivati alle loro postazioni di partenza, il direttore di gara con un poderoso e baritonale “VIA ” da inizio alla gara.
La tensione della gara si fa sentire, improvvisamente cala sul campo di gioco un silenzio meraviglioso interrotto dall’aternanza di cinguetii e dal rumore tipico e inconfondibile della freccia che impatta sul bersaglio, ma di lì a poco lo spirito goliardico degli arcieri si ripresenta infatti la kermesse arceristica si è svolta all’insegna del divertimento e del buon umore lungo un percorso di 16 piazzole allestite con bersagli mobili e fissi tutte allestite a tema.
Non sono mancati silenzi di totale concentrazione alternati da momenti di scherno bonario da parte dei partecipanti verso i propri amici avversari senza mai oltrepassare i limiti, perché per gli arcieri giocare e scherzare è cosa seria.
La gara è stata avvincente fino all’ultima freccia ma non si è potuto sapere chi fosse salito sul podio fino al rientro di tutti i concorrenti.