Firenze Tai Chi Chuan: autunno 2018
Il Tai Chi Chuan non esiste senza Nei Gong; praticando Tai Chi Chuan si deve sempre fare Nei Gong.
Praticando Tai Chi Chuan si fa Qi Gong, ma praticare Qi Gong non è praticare Tai Chi Chuan.
Il Tai Chi Chuan è il combattimento/pugilato della suprema polarità, cioè l’arte marziale del cambiamento, dell’alternanza Yin-Yang (la suprema polarità). Il TCC è un’arte marziale interna, che usa il lavoro interno (Nei Gong) come modalità di movimento. Senza il lavoro interno non si pratica una arte marziale “interna”, cioè non si pratica realmente Tai Chi Chuan.
Praticandolo si fa sempre un lavoro sul QI (Qi Gong), sull’energia vitale, ma praticando solo il lavoro sul Qi non si pratica il Tai Chi Chuan in tutti gli aspetti che compongono e caratterizzano quest’ Arte.
Praticare TCC non è muoversi lentamente o rilassarsi in una specie di meditazione unita a lente movenze del corpo: Il Tai Chi Chuan non è una ginnastica dolce fine a se stessa o una pratica simil new-age.
Questa disciplina aiuta anche a migliorare il benessere psico-fisico, ma i benefici sono legati ai molteplici aspetti che caratterizzano questa complessa Arte dove quasi sempre è proprio l’aspetto marziale che evidenzia la bontà e la correttezza del lavoro svolto.
Il movimento del corpo si realizza attraverso l’intenzione che muove le energie ma questo non va confuso con aspetti che a volte potrebbero sfociare nella mistica.
Il Tai Chi Chuan, avendo come base la teoria Yin-Yang non è solo morbidezza e lentezza ma anche durezza e rapidità. Non può esistere il solo morbido o la sola lentezza.
Yin e Yang esistono entrambi, sempre!
Chi pratica solo la morbidezza non pratica Tai Chi Chuan, pratica solo una delle sue parti, perchè non pratica Yin-Yang. Chi pratica solo la lentezza (o solo la forma) non pratica Tai Chi Chuan, pratica solo una delle sue parti, perchè non pratica entrambi gli aspetti Yin-Yang.
Nel Tai Chi Chuan il corpo si muove come una frusta, questa è morbida e flessibile, la sua azione è rapida e la punta quando arriva sul bersaglio è dura.
La pratica del TCC comprende principi filosofici, regole e virtù morali e comportamentali, la realizzazione di una nuova coscienza motoria (attraverso l’apprendimento dei principi fondamentali ed il Nei Gong), il cambiamento di mente e corpo (equilibrio della mente, equilibrio del corpo, funzionalità e modalità di agire/reagire o relazionarsi con se stessi e con gli altri), l’apprendimento di una efficacie arte marziale di difesa (che include tutti gli aspetti energetici, fisici e mentali), allenamenti statici, allenamenti in movimento, movimenti lenti ma anche rapidissimi (i cosidetti Fa Jin, esplosioni/emissioni di energia), allenamenti individuali ed allenamenti a coppie con esercizi di routine prestabilite e libere (Tui Shou prestabilito e libero), applicazioni marziali.
Insomma, il Tai Chi Chuan è un’ Arte e necessita di conoscenza, pratica e tempo per esser compresa e realizzata, porta al Kung Fu, cioè all’abilità che deriva dal duro lavoro protratto nel tempo (e dalla sua comprensione).
Pensare (e praticare) Tai Chi Chuan pensando solo agli aspetti “salutistici” che la lentezza dei movimenti, spesso visti come una armonica danza, dovrebbero dare è una limitazione che il Tai Chi non ha.
Possiamo concludere dicendo che il Tai Chi Chuan non è il Tai Chi, ma il Tai Chi è la teoria che sta alla base, include ed anima il Tai Chi Chuan. Il Tai Chi non ha limiti.
Quante cose è il Tai Chi Chuan!