Le origini del Tai Chi Chuan
Le origini del Tai Chi Chuan (letteralmente pugilato dei sommi poli o pugilato della
suprema polarità) sono celate nella storia e nella mitologia.
Una leggenda sostiene che il semi-mitico monaco taoista cinese Zhān Sānfēng, la cui nascita viene fatta risalire convenzionalmente al 960, 1247 o al 1279, sia stato colui che ha ideato il concetto delle arti marziali interne e che ha creato il Tai Chi Chuan.
Secondo la leggenda, Zhān Sānfēng viveva in Cina al tempio di Shaolin. Un giorno, recatosi sul Monte Wudang, gli accadde di osservare un uccello che aggrediva un serpente. Il monaco fu grandemente colpito dalle tecniche di difesa del serpente che rimaneva immobile e vigile di fronte ai violenti attacchi dell’uccello. Infatti grazie alla sua flessibilità, riusciva a seguire e schivare ogni assalto sino a quando fece un balzo e morse in modo fatale il proprio avversario.
Ciò Ispirò a Zhān Sānfēng una serie di 72 movimenti di Tai Chi Chuan.
La filosofia del monaco taoista e gli insegnamenti del Monte Wudang furono tramandati per molte generazioni, tuttavia non si possono però rinvenire documenti storici verificabili sulla nascita del Tai Chi Chuan sino a circa 300 anni fa.
Questi primi documenti indicano che il Tai Chi Chuan può essere collegato a Chenjiagou, un piccolo villaggio cinese dove risiedeva la Famiglia Chen, che praticava un tipo di combattimento molto efficace a cui sarebbe poi stato dato il nome di Tai Chi Chuan stile Chen.
Ma entriamo nel dettaglio, le origini del Tai Chi Chuan stile Yang tradizionale
La nascita del Tai Chi Chuan stile Yang si deve a Yang Fu Kui, poi chiamato Yang Luchan (1799-1872). Questi studiò a lungo con Chen Chang Xing (1771-1853) 14a generazione della Famiglia Chen.
Circa 200 anni fa Yang Luchan studiò per molti anni a Chenjiagou l’arte marziale che veniva praticata dalla famiglia Chen. Essendo diventato molto abile, si recò a Pechino ad insegnare la sua arte all’aristocrazia cinese e alla guardia imperiale Manchu.
Nella capitale furono in molti gli esperti di arti marziali che vollero sfidarlo in combattimento e che furono tutti sconfitti da lui.
La sua fama crebbe così notevolmente, tanto da fargli meritare l’appellativo di “Yang l’invincibile”.
La struttura originale della forma che praticava Yang Luchan era chiamata la Forma Antica (Lao Ja). La Forma che viene praticata attualmente e che rimane la sequenza fondamentale dello stile Yang, è la Forma Grande codificata da Yang Chengfu.
Chiamata “Forma Tradizionale 103”, viene in aggiunta denominata con altre numerazioni, come ad esempio 108, 85 o 88. Sebbene la numerazione sia differente, le sequenze e i movimenti sono sostanzialmente gli stessi.
In conclusione nel tempo il Tai Chi Chuan stile Yang è cambiato, i movimenti oggi sono lenti, omogenei, gentili, grandi ed ampi.
Negli anni lo stile Yang tradizionale si è arricchito di diverse nuove Forme, tuttavia i principi fondamentali sono rimasti gli stessi e rimangono uguali anche per gli altri stili di Tai Chi Chuan.
Il Tai Chi Chuan odierno dello stile Yang è composto da pratica a mani nude e pratica con le armi.
La pratica a mani nude include:
- la Forma (Tao Lu)
- lo Spingere con le mani (Tui Shou)
- la pratica dell’emissione dell’energia (FaJin) in singoli movimenti
Nel Tai Chi Chuan tradizionale stile Yang ci sono due tipi di armi: lunghe (bastone vibrante, utilizzato prevalentemente per sviluppare il Fa Jin) e corte (spada e sciabola). Tuttavia le armi vengono praticate quando si ha una buona conoscenza della Forma e dei principi fondamentali.
In occidente molte persone praticano solo la Forma tralasciando lo studio del Tui
Shou, del Fa Jin e delle armi. Benché questo limiti l’apprendimento di molte
conoscenze è una scelta che ognuno è libero di prendere. Anche la pratica della
sola Forma è un’attività divertente, rilassante e con significativi aspetti benefici sulla salute.
Essendo il Tai Chi Chuan riconosciuto fra le arti marziali dal CONI in Italia e da
varie organizzazioni a livello mondiale, esistono competizioni nazionali ed
internazionali suddivise per disciplina ed età.
Al di fuori delle competizioni è possibile praticare Tai Chi Chuan e godere dei suoi benefici a qualsiasi età.
Essendo un’arte marziale, la pratica del Tai Chi Chuan include anche l’osservanza
del Wude – la virtù marziale, un codice di condotta morale per artisti marziali che
riguarda le azioni e l’atteggiamento mentale del praticante.
Sono semplici regole: sana educazione, correttezza e rispetto reciproco.
Ciliegina sulla torta? Non ci sono limiti di età per praticare Tai Chi Chuan. Ognuno può praticarlo secondo i propri limiti, predisposizioni e preferenze.
Maurizio Curia