CHIARIMENTI IN MERITO ALLE COMPETIZIONI DI PREMINENTE INTERESSE NAZIONALE in accordo con il Presidente Nazionale Francesco Proietti
1) Perché ora per partecipare alle gare serve il certificato medico AGONISTICO?
Il DPCM del 14 gennaio 2021, all’articolo 1 lettera e), dice: “sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni ‒ di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP) ‒ riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico.
A seguito del DPCM il CONI ha emesso la delibera n° 1 del 19 gennaio 2021 in cui chiede alle Federazioni, Discipline Associate ed Enti di Promozione Sportiva di comunicare al CONI l’elenco delle competizioni di preminente interesse nazionale “limitando la pratica a coloro che siano muniti di tessera agonistica in quanto aventi la certificazione d’idoneità agonistica di cui al D.M del 18/2/1982 ‘Norme di tutela sanitaria della attività d’idoneità sportiva agonistica’ ed alla Circolare del Ministero della Sanità del 31 gennaio 1983”.
L’elenco delle competizioni di cinofilia inviato da CSEN al CONI sono quindi competizioni di preminente interesse nazionale e di livello agonistico, per questo motivo sono riservate agli atleti agonisti.
DPCM del 14 gennaio 2021: http://www.governo.it/sites/ne
Delibera 1 – 2021 del CONI: https://www.coni.it/images/spe
2) Perché prima non serviva e bastava quello non agonistico?
Nella Circolare del Ministero della Sanità del 31 gennaio 1983 citata anche dalla Delibera del CONI si precisa che l’attività agonistica “deve intendersi come quella forma di attività sportiva praticata sistematicamente e/o continuativamente e soprattutto in forme organizzate dalle Federazioni Sportive Nazionali, dagli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI e dal Ministero della Pubblica Istruzione per quanto riguarda i Giochi della Gioventù a livello Nazionale, per il conseguimento di prestazioni sportive di un certo livello. L’attività sportiva agonistica non è quindi sinonimo di competizione. L’aspetto competitivo, infatti, che può essere presente in tutte le attività sportive, da solo non è sufficiente a configurare nella forma agonistica una attività sportiva.”
Addirittura, il 10 giugno 2016, l’allora Segretario Generale del CONI emana una circolare come conseguenza della Nota esplicativa del Ministero della salute del 16/06/2015, in cui specifica che per gli sport caratterizzati dall’assenza o dal ridotto impegno cardiovascolare, di cui l’attività sportiva cinotecnica fa parte, non sono tenuti all’obbligo del certificato medico qualora non agonisti. Lo CSEN, nonostante questo, ha sempre preferito chiedere sempre il certificato medico non agonistico per maggior tutela degli utenti, pur non configurandola come attività agonistica.
L’attuale situazione pandemica e le normative emanate di conseguenza, nell’ottica di limitare la partecipazione alle gare ai soli atleti agonisti, specifica che le competizioni di preminente interesse nazionale sono riservate esclusivamente a questi atleti. Per questo motivo, per partecipare a queste competizioni, in questo periodo è necessario il certificato medico agonistico come spiegato al punto precedente.
Rimane che la pratica dell’attività sportiva nei circoli sportivi è consentita anche agli atleti non agonisti (tranne nelle zone rosse).
3) D’ora in poi servirà sempre il certificato medico agonistico?
La partecipazione consentita ai soli atleti agonisti è sancita dall’DPCM del 14 gennaio 2021 che ha validità fino al 5 marzo 2021. Ovviamente non c’è alcuna certezza sull’evolversi della pandemia e sulle conseguenti misure atte che verranno adottate.
E’ altresì vero che la certificazione medica agonistica è una tutela importante per gli utenti, soprattutto per alcune specialità dell’attività sportiva cinotecnica. Per esempio, per il Canicross, CSEN richiede da sempre la certificazione agonistica.
Per questo è auspicabile che la base di praticanti agonisti sia sempre maggiore.
4) Quale certificato medico devo fare?
Il 4 luglio 2018 il Ministero della Salute ha approvato le nuove tabelle della certificazione all’attività sportiva agonistica che il CONI, in accordo con la Federazione Medico Sportiva Italiana, ha sottoposto al Tavolo in materia di Medicina dello Sport presso il medesimo Ministero, e che hanno ricevuto parere positivo da parte del Consiglio Superiore di Sanità.
Per l’Attività Sportiva Cinotecnica è prevista la certificazione di tipo A1.
Quando si contatta il medico sportivo, è importante indicare che la certificazione medica richiesta è relativa allo svolgimento di “Attività Sportiva Cinotecnica”, e non le singole specilità come “Agility”, “Rally”, ecc…
Anche un nuotatore non chiede il certificato per i “50 metri rana”, ma per il nuoto.
Si ricorda inoltre che il Decreto del Ministero della Salute del 18/2/1982 specifica che “il medico visitatore ha facoltà di richiedere ulteriori esami specialistici e strumentali su motivato sospetto clinico”.
https://www.fmsi.it/it/archivi
IMPORTANTE: Il fatto che le competizioni siano elencate tra quelle riconosciute del CONI come di Preminente Interesse Nazionale non significa che possano essere svolte in qualsiasi caso. Sicuramente non sono ammesse manifestazioni degli Enti di Promozione Sportiva nelle zone rosse, ma non è escluso che esistano altre norme a carattere locale che ne impediscano lo svolgimento.
Per questo motivo si invitano le società organizzatrici a verificare la fattibilità della competizione con le autorità competenti.